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Sulle lettere di Anna Maria Ortese a Michele Cammarosano e Maria Vittoria Ciambellini ======================================================================== By [Michele Cammarosano][1] (junior) ![A M Ortese][2] *(Cat. 3, 10 giugno 1939)* Sono raccolte qui le scansioni delle lettere di Anna Maria Ortese a Michele Cammarosano e Maria Vittoria Ciambellini pubblicate per cura di Apollonia Striano in *[«Quanta letteratura in questa lettera, non è vero?» Lettere a Michele Cammarosano e a Maria Vittoria Ciambellini][3]*, Milano, La Vita Felice, 2024, insieme ad alcuni materiali di contesto. Le lettere sono state digitalizzate da Michele Cammarosano nel 2020; la numerazione segue quella dell'edizione a cura di Apollonia Striano. Tutte le scansioni e le fotografie sono liberamente accessibili e sono distribuite con licenza [CC BY-NC-SA 4.0][4]. Per informazioni, correzioni, suggerimenti contattare michele.cammarosano [at] gmail [dot] com. ---------- Le scansioni delle lettere sono visualizzabili e scaricabili nel componente "scansioni..." (https://osf.io/v39sb/); le fotografie nella cartella "fotografie" all'interno del componente "materiali" (https://osf.io/zmp3e/). ![Galderisi Cammarosano Franchini 1940; Ciambellini 1940; Cammarosano 1940][5] *(Galdo Galderisi, Michele Cammarosano, e Tonio Franchini, Marechiaro, probabilmente estate 1940. Michele Cammarosano e Maria Vittoria Ciambellini nelle foto dei loro libretti universitari per l’anno accademico 1940/41)* Nota per un contesto -------------------- Da ragazzi, mio fratello ed io andavamo spesso durante le vacanze a casa dei nonni paterni, i “nonni di Siena”. Questa si trasformava allora in teatro di epici giochi con le nostre cugine ed allegri e lunghissimi pranzi e cene al grande tavolo del soggiorno, alle cui spalle troneggiava un singolare quadro con un donnone vestito di nero dalle braccia conserte firmato “[Franchini 40][6]”. Questi momenti diventavano spesso la cornice per una vera e propria opera di tradizione orale: con il nonno Michele, da anni malato, era quasi impossibile conversare, ma nonna Maria Vittoria era sempre felice di venire interrogata sulle storie di famiglia. Molte di queste storie riguardavano la figura del nonno, dalla sua infanzia, con il doloroso distacco dalla madre diventata “pazza” e le spericolate avventure con i due fratelli maggiori, alla passione per la storia e la letteratura, specialmente russa e francese, agli anni intensi, felici e tragici quando, entrambi studenti a Napoli e frequentatori del Guf, si conobbero e si innamorarono – si era alla vigilia dell’entrata in guerra. Suo padre Angelo, nato in una famiglia di piccoli proprietari a Laurito in Lucania, era riuscito con grande tenacia a fare carriera nell’amministrazione scolastica fino a diventare provveditore agli studi di Napoli. Tra le carte familiari conserviamo ancora alcuni vergognosi cimeli di quell’esperienza, tra cui il menù della cena di gala al San Carlo in occasione della visita di Hitler a Napoli e una copia delle sue *[Lezioni di cultura fascista][7]* che gli costarono poi l’epurazione. I figli seguirono strade diverse, anche politicamente: tra loro Andrea, militare, dopo l’8 settembre si unì ai partigiani e partecipò alla guerra di liberazione nel Piacentino, e Michele, iscrittosi nel 1936 a Giurisprudenza all’Università di Napoli e appassionato frequentatore di circoli culturali e letterari, entrò presto far parte di un gruppo di studenti comunisti insieme, tra gli altri, a Riccardo Longone e Galdo Galderisi – lo hanno ricordato [Emilio Rosini][8] ne *L’ala dell’Angelo* (2003, pp. 46-47), e [Paolo Budinich][9] ne *L’arcipelago delle meraviglie* (2016, pp. 26-28), dove si racconta anche il rocambolesco episodio del loro piano per dirottare un idrovolante. Accanto alla passione politica era forte quella per la letteratura: Michele leggeva moltissimo, e scrisse egli stesso [poesie][10]; ne vide alcune premiate ai Littoriali del 1939 insieme, tra le altre, a quelle di Anna Maria Ortese (*[Poesie di A.M. Ortese, Botta, Cammarosano, Cavallo, De Martino, Fiore, Lenza][11]*, Napoli, 1939), che nel frattempo aveva conosciuto e cominciato a frequentare a Napoli. Nell’ultima delle lettere qui pubblicate, datata 14 Novembre 1942, lei lo ricorderà retrospettivamente così: «Rivedo il ragazzo bruno e un po’ malinconico, seduto a qualche tavolo nelle vecchie sale del Guf, lo ascolto parlare di Quasimodo e Ungaretti, con quella sua voce un po’ ironica. E io stessa ritorno indietro»... Richiamato alle armi nel 1941, dopo l’8 settembre Michele collaborò alla Resistenza e nell’immediato dopoguerra fu redattore presso «l’Unità» e «La Stella Alpina», che divenne pure improbabile sede di pubblicazione di alcune sue nuove poesie. Quanto alla frequentazione con Anna Maria Ortese, nei racconti di nonna Maria Vittoria vi era dedicato un fugace accenno. Le figure più importanti erano sempre quelle di due amici fraterni che sarebbero poi tragicamente caduti combattendo da partigiani nella Resistenza, Galdo Galderisi e soprattutto il pittore Tonio (Antonio) Franchini, di cui la nonna diceva sempre che, se non fosse morto precocemente in guerra, sarebbe diventato un nuovo Morandi, tanto era promettente. La loro morte, in particolare quella di Tonio cui Michele era legatissimo, fu un colpo terribile che lo avrebbe segnato per sempre. Non è stata quindi una sorpresa ritrovare tra le carte di famiglia anche le molte lettere e cartoline che i nonni ricevettero da Paolo Budinich, Tonio Franchini, Galdo Galderisi e Anna Maria Ortese, insieme a un bellissimo ricordo di Franchini e a una copia con dedica della prima edizione degli *Angelici dolori*. Grazie alla competenza e pazienza di Apollonia Striano le lettere di Anna Maria Ortese vengono ora rese disponibili a chi vi abbia interesse. L’altra metà dell’epistolario è con ogni probabilità perduta per sempre, e chi sa che il nonno non ne sarebbe contento: leggere lettere non destinate a se stessi, che siano quelle dei mercanti paleo-assiri o quelle di nostri congiunti, è sempre un po’ un curiosare negli affari altrui... (Michele Cammarosano, Ottobre 2023) ![collage lettere][12] [1]: https://osf.io/5qjpk/wiki/home/ [2]: https://mfr.osf.io/export?url=https://osf.io/download/rmec5/?direct=&mode=render&format=2400x2400.jpeg [3]: https://www.lavitafelice.it/scheda-libro/anna-maria-ortese/quanta-letteratura-in-questa-lettera-non-e-vero-9788887734676-618826.html [4]: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/ [5]: https://mfr.osf.io/export?url=https://osf.io/download/uzw2n/?direct=%26mode=render&format=2400x2400.jpeg [6]: https://osf.io/5s7a2 [7]: https://search.worldcat.org/en/title/249250055 [8]: https://osf.io/84pjx [9]: https://osf.io/d8vye [10]: https://osf.io/f6mn9 [11]: https://osf.io/un7ab [12]: https://mfr.osf.io/export?url=https://osf.io/download/x7npw/?direct=&mode=render&format=2400x2400.jpeg
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